L’effimera è un insetto che vive un giorno soltanto. Ma se in quel breve momento rimane impigliata in una goccia di resina, quel giorno può durare per sempre. Così è per David l’estate a Grewmore Cottage, dove la sua famiglia si è trasferita temporaneamente: breve ma eterna, come spesso sono le trasformazioni decisive. E non è questo l’unico contrasto che vediamo attraverso i suoi occhi: c’è il mistero ammaliante del bosco che fronteggia l’atmosfera cupa e noiosa di casa, c’è uno sconosciuto e attraente senso di libertà che stride con la fredda formalità del padre e soprattutto c’è il mondo fatato dell’infanzia che si incrocia con quello apparentemente razionale degli adulti.