Innanzitutto, perché hai deciso di partecipare a IoScrittore e qual è il tuo parere su questa esperienza?
“Fare la scrittrice” era il mio sogno sin da bambina, ma sinceramente non ho mai lottato duramente per farmi pubblicare né ho partecipato a concorsi letterari. Poi un’amica mi ha segnalato IoScrittore e mi ha convinta a iscrivermi perché il suo funzionamento è particolare: offre la possibilità di imparare e crescere con altri “aspiranti scrittori”. Ho scoperto così che confrontarsi fra pari è molto più formativo che rapportarsi soltanto con chi è già capace. I modelli servono, ma è il perfettibile che fa ragionare su errori e soluzioni. Mentre i giudizi che si ricevono evidenziano soprattutto i gusti quanto mai diversi delle persone, analizzare in qualità di lettore gli errori degli altri è ciò che veramente fa capire cosa c’è di migliorabile anche nel proprio romanzo. Si danno consigli e ci si accorge che valgono alla stessa maniera per se stessi. C’è una crescita personale e consapevole in questo meccanismo, non un’accettazione passiva dei giudizi altrui, sempre discutibili.
Per questo trovo che IoScrittore sia un percorso da vivere più che una meta a cui aspirare. Un processo soggettivo che può dare soddisfazione a prescindere dal risultato oggettivo che si raggiungerà. “L’importante è partecipare” e non perdere l’occasione per mettersi in gioco!
E ora, presentiamo il tuo romanzo.
Amici di scaffale
Questo libro non ha amici reali che possano posarsi su uno scaffale al suo fianco, ma solo amici virtuali che l’hanno ispirato da lontano 😉 Decine di autori sconosciuti che ogni giorno scrivono senza che nessuno ne compri i testi e di cui non si conoscono nomi e identità.
Tag
“amicizia”, “mass media”, “internet”, “normale”, “lontananza”, “inquietudine”, “ribellione”, “sogni”
Dove e quando
Adesso, subito e in ogni momento. Sette giorni per buttarsi a capofitto alla ricerca di una ventenne: nei luoghi infiniti e indefiniti di Internet e contemporaneamente in una nazione geograficamente ben circoscritta, l’Italia (del Nord, del Centro, del Sud) in cui da anni i mass media influenzano pesantemente l’immaginario collettivo mentre una società cieca e sorda sconvolge il futuro delle nuove generazioni.
Ilaria Margapoti è la vincitrice con “Noi non siamo qui” del premio Vanity10, che Vanity Fair ha assegnato al migliore scrittore under 30 partecipante all’edizione 2013 di IoScrittore.
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