“Cosa vuol dire scrivere? Come si fa? Esistono dei criteri universali? È dai tempi di Aristotele che l’uomo si pone queste domande. Nei secoli, di risposte ne sono state elaborate tante, nessuna definitiva ovviamente. Il meglio che possiamo fare, nel nostro piccolo, è contribuire al dibattito”: è con questo spirito che nasce Stesure, la nuova collana che Franco Cesati Editore ha affidato ad Alice Avallone (che dirige l’osservatorio di antropologia digitale BeUnsocial, lavora come ricercatrice per aziende e insegna data humanism alla Scuola Holden a Torino) e Leonardo Staglianò (scrittore e story editor).
Le Stesure avranno un comune obiettivo: “aiutare il lettore a comprendere il gesto dello scrivere, considerato nell’accezione più ampia possibile“.
I territori da esplorare sono infiniti, si spiega nella presentazione: si spazierà dalla narrativa al digitale, passando per il giornalismo e il public speaking, solo per fare qualche esempio. Il mezzo scelto per l’indagine, invece, sarà uno: il saggio ibrido. “Ricerca e memoir. Racconto personale e riflessione teorica”.
Sebbene differenti per stile e formazione, gli autori e le autrici dei volumi avranno due tratti in comune: scrivere in italiano e praticare la scrittura o, ancora meglio, viverla. Nelle intenzioni dei curatori, inoltre, “ogni voce si aggiungerà alle altre partecipando a un’ideale, e ininterrotta, conversazione su quest’antichissima attività umana”.
Seguendo una prassi consolidata, ratificata anche dal loro sindacato (WGA), gli sceneggiatori americani identificano le diverse stesure di un film con un colore anziché un numero. La prima, scritta di getto, è bianca; la seconda, più ragionata, blu; la terza, magari figlia del confronto con un produttore, rosa. E poi giallo, verde, oro, camoscio, salmone, ciliegia. Nove colori, e se necessario si ricomincia. Per il suo progetto grafico Stesure s’ispira a questa palette…
Quanto alla linea editoriale, ogni volume “delimiterà un diverso perimetro, talvolta ampio, talvolta settoriale“: e così, “la scrittura di fiction potrà essere oggetto sia di un saggio interdisciplinare, sia di più testi dedicati a specifici ambiti (romanzo, scrittura seriale, podcast di finzione). Lo stesso potrebbe accadere nell’esplorazione di un genere, sia esso il thriller, l’horror o la commedia; non ci sono preclusioni…”.
I primi quattro libri usciranno nel 2024: Staglianò esplorerà il mondo della drammaturgia (teatro, cinema, serie tv); il regista Alessandro Avataneo affronterà la sfida di definire i fondamenti dello storytelling; la data humanist Avallone si chiederà cosa vuol dire scrivere il futuro, ovvero intercettare i nuovi trend; l’esperta di comunicazione Gaia Passamonti si occuperà di scrittura corporate da una prospettiva umanista.
Intanto i curatori sono già alla ricerca di nuovi testi (saggi ibridi scritti in italiano e dedicati alla scrittura). Rispettando le precise richieste dell’editore, le candidature possono essere inviate alla mail collanastesure@gmail.com.
Quanto al marchio Franco Cesati Editore, attivo da 37 anni, opera nel campo della linguistica, della filologia e della letteratura.
Fonte: www.illibraio.it
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