La terra di Sicilia è dura, ma tanto bella, quando si confonde con
il cielo e con il mare. La terra dà da vivere, ma chiede anche tanto
agli uomini. La terra è passione, dolore e fatica. Lo sa bene Carmelo,
che ha gli occhi azzurri e guarda il cielo, così come lo sa
il suo amico Saro, che è furbo e guarda dove tira il vento. Lo sa
ancora meglio Don Alvaro, per il quale la terra è danaro e sfruttamento
dei lavoranti, che buttano il sangue sulle zolle della Noce,
la sua tenuta. Lo sanno anche Ninetta e sua cugina Letizia, donne
senza diritti in un mondo di individui senza diritti, eppure capaci
di tanta dignità… E lo sa la mite Donna Maria, china sotto il peso
degli errori del marito… Insieme a loro, sullo sfondo di un’isola
bellissima e difficile, si muovono altri personaggi, ricchi e poveri,
notabili e braccianti, e tra vigneti e campi di grano si consumano
amori, odi e faide, battaglie vinte e perse. E come, ultima, estrema
soluzione, l’emigrazione in una terra lontana dove si parla una
lingua tanto diversa dal dialetto di casa e dove forse, per alcuni, si
apre la speranza di un futuro diverso, migliore…
e senza tempo, che racconta il passato per spiegare il presente
e ci conduce in un mondo lontano ma sempre vicino.
Adriana Iacono è insegnante, traduttrice e guida turistica; vive
in Sicilia da zingara stanziale. Ha insegnato italiano a Dublino e
studiato letteratura australiana a Sydney. Ha pubblicato recensioni
su riviste cartacee e on line. Suoi racconti sono apparsi in varie
antologie, tra cui Alice nelle città. Per L’Aquila (ed. Arkhè, 2009),
in sostegno della città abruzzese subito dopo il terremoto. La sua
ultima pubblicazione è il romanzo collettivo Il libro delle vergini
imprudenti (ed. Navarra 2014). A settembre 2015 uscirà un nuovo
romanzo collettivo La bellezza dell’acqua, per la casa editrice
Leima.