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Come scrivere un romanzo?
I consigli di scrittura (e i segreti) dei grandi scrittori

di
Redazione IoScrittore
“Non ti fidare del giudizio degli amici”, “fuggi dai contemporanei”, “rileggi sempre tutto ad alta voce”, “aspetta che l’idea sia matura”: in occasione della premiazione del Torneo letterario IoScrittore, sono tanti i consigli di scrittura emersi, da parte di grandi autori come André Aciman, Stefania Auci e Andrea Tarabbia, e dell’editore Stefano Mauri

Si sa, i consigli di scrittura non bastano mai. Molto spesso chi ama scrivere e desidera pubblicare il proprio romanzo cerca di seguire i suggerimenti di grandi autori del passato e del presente, per trovare una strada e imparare qualche segreto.

Del resto non è una novità: la produzione editoriale è ricca di manuali di scrittura e raccolte di consigli, da classici come Il mestiere di scrivere di Raymond Carver alle Lezioni americane di Italo Calvino, passando per On writing di Stephen King e Il viaggio dell’eroe di Cristopher Vogler. 

Senza dimenticare tutti gli articoli e i prontuari che, attraverso un pratico elenco di regole, svelano agli aspiranti scrittori dritte per scrivere meglio. Avete mai letto i consigli di Umberto Eco? E quelli di Hemingway?

Chiaramente non c’è una norma assoluta, valida per tutti: ogni autore ha il proprio metodo, i propri ritmi e i propri riti. C’è chi è abitudinario e si sveglia ogni mattina presto per scrivere il numero di pagine che si è prefissato, chi si lascia guidare da alcune illuminazioni improvvise e chi, invece, è più riflessivo, e prima di mettersi a lavoro aspetta di avere in mente tutto quello che accadrà nella sua storia.

Insomma, una ricetta infallibile per scrivere un romanzo (per fortuna) non c’è (diffidate da chi vi dirà il contrario), ma sicuramente ci si può lasciare ispirare, ascoltando l’esperienza di chi ha fatto della scrittura il proprio mestiere.

Anche di questo si è parlato sabato 16 novembre, durante la prima parte dell’incontro che si è concluso con le premiazioni della decima edizione del Torneo Letterario IoScrittore (scopri qui tutti i vincitori), il concorso online gratuito promosso dal Gruppo Mauri Spagnol (GeMS), che garantisce la pubblicazione in ebook (e in cartaceo con il print on demand) per i 10 finalisti; non solo, c’è infatti il premio più ambito: la pubblicazione in edizione cartacea per uno o più autori (tra tutti i partecipanti) da parte delle case editrici del Gruppo, tra cui marchi come Corbaccio, Garzanti, Guanda, Longanesi, Nord, Salani e Tea.

Oltre a Stefano Mauri, Presidente e Amministratore del gruppo editoriale Mauri Spagnol e ideatore del Premio, hanno partecipato all’incontro: André Aciman, autore di Chiamami col tuo nome (Guanda) e del nuovo romanzo Cercami (Guanda), Stefania Auci, autrice del besteller I leoni di Sicilia (Nord) e Andrea Tarabbia, vincitore del Premio Campiello 2019 con il romanzo Madrigale senza suono (Bollati Boringhieri).

Tre autori diversi, tre diversi modi di vivere e intendere la scrittura. Per chi non ha potuto essere presente all’evento, abbiamo raccolto qui alcuni dei loro consigli più preziosi, compresi quelli di Mauri.

I CONSIGLI DELL’EDITORE STEFANO MAURI

Alcuni brevi e rapidi suggerimenti dall’editore che ha ideato IoScrittore:

1. Leggi molto.

2. Non fidarti del giudizio degli amici: l’Italia è un Paese di gente buona e amichevole, nessuno vuole rovinare un rapporto dicendo che il tuo romanzo non è buono.

3. Non fidarti nemmeno del giudizio degli editori, o almeno non completamente. Uno dei vantaggi di partecipare a IoScrittore è che la tua opera sarà sottoposta al giudizio di “lettori forti”, che non hanno alcun interesse a mentirti. Confrontarti con vari pareri, ti aiuterà davvero a migliorare il tuo romanzo.

4. L’ispirazione non basta: trova un tuo metodo e sii rigoroso.

5. Una volta finito, leggi tutto ad alta voce: sarà più semplice renderti conto degli errori e correggerli.

I CONSIGLI DI SCRITTURA DI ACIMAN

Per André Aciman, l’autore di Chiamami col tuo nome, il romanzo diventato un film premiato agli Oscar 2018, c’è solo una (provocatoria) regola fondamentale per chi vuole scrivere: “Non leggere i contemporanei. Bisogna inserirsi nella linea dei classici, dei grandi scrittori del passato, quelli che hanno fatto la letteratura”, spiega. “Pensate che quando mi chiedono chi è il mio scrittore preferito, rispondo sempre: Tucidide”. Il motivo di una scelta così estrema? “Credo sia importante non lasciarsi condizionare da un linguaggio quotidiano e comune, come quello degli autori contemporanei. Per esempio, mi sembra che adesso gli italiani siano talmente influenzati dalla narrativa americana da aver iniziato a scrivere con uno stile molto più scarno e asciutto”. Quindi il suo suggerimento è quello di ritornare a periodi densi e lunghi, magari usando più virgole e meno punti.

I CONSIGLI DI SCRITTURA DI STEFANIA AUCI

Stefania Auci, in vetta alle classifiche ormai da un anno con la saga familiare dei Florio, smentisce il luogo comune secondo cui per scrivere un romanzo di un determinato genere sia necessario leggere soltanto libri di quel genere: “Credo sia limitante e poco stimolante. Chi vuole scrivere deve per forza confrontarsi con vari generi. Più leggi, più riuscirai a trovare ispirazione”. E poi aggiunge: “Anche la semplicità di lettura è un aspetto fondamentale. Vorrei che il lettore leggesse i miei romanzi come se stesse respirando: in modo assolutamente naturale”. Come riuscire a ottenere una scrittura così scorrevole? Semplice, rileggendo sempre tutto a voce alta, e riscrivendo.

I CONSIGLI DI SCRITTURA DI ANDREA TARABBIA

Come Stefania Auci, anche Andrea Tarabbia, vincitore del premio Campiello 2019 con Il giardino delle mosche, è convinto che spaziare tra generi diversi sia importante per un aspirante scrittore: “Bisogna leggere qualsiasi forma di narrazione che dà forma al racconto del mondo”. E poi? “Riuscire a controllarsi e scrivere il meno possibile, almeno finché non si ha un’idea definita”. Ma come si capisce che è arrivato il momento per iniziare la stesura del proprio progetto narrativo? “Aspettando. Le idee devono essere lasciate macerare. Hanno bisogno di un tempo di decantazione. Ora sto pensando di lavorare con molta calma a un’idea che ho maturato nel 2009. Avere un’idea e riuscire a non scrivere è quello che definisce di più uno scrittore”.

Allora, avete preso appunti? 

APERTE LE ISCRIZIONI ALLA NUOVA EDIZIONE

Ricordate che il Torneo IoScrittore, che dal 2005 ha lanciato importanti bestseller e grandi autori, ha appena aperto le iscrizioni per la nuova edizione. È un concorso completamente gratuito, volto a scoprire e pubblicare voci ancora inedite della narrativa italiana. Qui trovate il regolamento per sapere come partecipare. 

Se avete un romanzo nel cassetto, questa è l’occasione giusta per mettervi alla prova.

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