Matteo è padre, marito, figlio. È un uomo compiuto, eppure costantemente sull’orlo di una precaria, difficile normalità mai del tutto raggiunta. L’amore tra lui e Lena, nato fra i banchi di scuola, è diventato, con il passare del tempo, come una sottile malattia che mina il loro legame e impedisce di vivere con pieno trasporto i sentimenti. Negli anni, infatti, tra Lena e Matteo è cresciuta una distanza fatta di rinunce e di dolore.
Poi, all’improvviso, Arianna entra nella vita di Matteo come un terremoto, compromettendo la calma apparente e precaria della relazione tra Lena e il marito. Da qui in avanti la vita quotidiana della coppia sarà sconvolta, anche per l’arrivo di un figlio nato nell’adulterio. Marito e moglie saranno costretti a fare i conti con la sofferenza e con gli aspetti più meschini, ma anche crudeli, della natura umana.
Un romanzo che racconta, con grande sensibilità e finezza di dettaglio, la ricerca incessante di equilibrio, spesso precario, in una coppia sposata. Ogni occasione, ogni possibilità che si prospetta nel corso della vita di tutti i giorni mette i protagonisti di questo libro – come forse quelli di ogni lunga storia d’amore – al cospetto di un fantasma, la solitudine, e dei modi per disperderlo.
Ma è anche la storia di due donne, rivali nell’amore per lo stesso uomo, in lotta tra loro per il diritto di crescere un figlio. Ed è la storia forte e commovente di quel figlio su cui si concentra l’egoismo degli adulti.