È il 1709 e a Venezia l’inverno è particolarmente rigido. La laguna è ghiacciata, i campielli deserti, ogni rumore attutito da una fitta coltre di neve. È il teatro ideale per i delitti più efferati, come quello del senatore Marco Valmarana, una delle personalità più in vista della Serenissima, assassinato in circostanze misteriose. Il figlio Giulio, da poco ritornato da una lunga missione in mare, non può credere all’accaduto. Vuole fare chiarezza al più presto sulla morte del padre, ma non trova alcun motivo apparente per cui l’uomo, amato e stimato da tutti, possa essere stato ucciso.
Inizia così un’indagine che lo porterà a frugare implacabilmente nella vita del padre e dei suoi più stretti conoscenti, portando alla luce segreti sepolti e inconfessabili, che lui stesso farà molta fatica ad accettare.
Nel dedalo delle gelide e nebbiose calli veneziane, tra ombre minacciose e inseguimenti notturni, si nascondono troppi personaggi dalla vita torbida e oscura. Sono quelle anime perdute a fare di La laguna degli specchi un thriller sconvolgente e sofisticato. Sono quei volti sfuggenti e rarefatti a scardinare il reale, lasciando spazio a imprevedibili universi paralleli.
