Certe indagini ti coinvolgono più di altre, riescono a scavarti dentro in maniera ossessiva. Come facessero parte di te. È quello che accade a Gianni Gardena, ispettore di Polizia a un passo dalla promozione, quando una telefonata lo sbatte giù dal letto all’alba a causa di un omicidio avvenuto nel palazzo di Roma in cui ha trascorso l’infanzia. Per non parlare di quando scopre che non si tratta soltanto dello stesso palazzo, ma che il cadavere giace in una pozza di sangue proprio nell’appartamento in cui è cresciuto. All’interno 11.
Inizia così il caso che più di ogni altro scuoterà la sua vita, sia emotivamente sia professionalmente: dal confronto con un passato ingombrante e una ex fidanzata che non riesce a dimenticare ai contrasti con i colleghi che vorrebbero archiviare il caso il prima possibile, fino ai mille ostacoli per riuscire a trovare quel minuscolo indizio che potrebbe dare una svolta alle indagini.
Non solo un poliziesco teso e carico di suspance. Non solo un thriller chiaroscuro, squarciato da lampi continui d’ironia. Interno 11 è anche un racconto in prima persona sincero e a volte politicamente scorretto, lontano da facili cliché. La storia di un uomo cui ci si affeziona sin dalle prime pagine, e che non si scorderà facilmente.