Categoria: Consigli de ilLibraio.it
1 Agosto 2019
“Solitario, per uno scrittore, vuol dire veramente solo”: le riflessioni di Adam Gopnik sulla figura dell’editor
“Il lavoro dello scrittore è davvero solitario, e non ha nulla di «donné». Un pittore parte inizialmente da quattro linee, i quattro lati della tela, e ne crea una quinta. Lo scrittore muove dal nulla – fissando l’abisso del linguaggio, dove occorre creare ogni frase e tentare ogni sequenza di parole, per quanto brutta sia – e ci deve trovare l’unica stringa che funzioni, con l’ulteriore tormento che, sebbene a volte le sequenze di suoni possano diventare belle, di per se stesse le parole non lo sono mai come possono esserlo invece le linee...”. Su ilLibraio.it un estratto da "Io, lei, Manhattan" di Adam Gopnik, in cui non mancano riflessioni sulla figura dell'autore e su quella dell'editor
Condividi