Nel cortile di una casa di ringhiera, in un’estate di quarant’anni
fa, si susseguono giornate senza grinze: gli uomini
vanno e tornano dal lavoro, le donne sbrigano le faccende
di casa, il lattaio consegna bottiglie e pettegolezzi freschi di
giornata. Adelina ha undici anni, e dopo le vacanze andrà in
prima media, col grembiule finalmente abbottonato davanti
e i libri tenuti insieme con l’elastico. Assieme alla sua migliore
amica Lucetta, alle sue sorelle, al fratello Giannino e
all’amico Dario nel cortile gioca a carte, a biglie, alla corda,
alle figurine.
Tutto sembra essere ordinato, perfettamente
naturale, compresa la Rossa, che ‘‘fa il mestiere’’, e la sera
riceve gli uomini in casa. Finché l’imprevisto scuote il canovaccio:
la Rossa viene trovata morta, strangolata nel suo
appartamento, e nel cortile fa irruzione la Giulia verde della
polizia. La vita nel cortile cambia, inesorabilmente. Ci sono i
sospettati da interrogare, e il funerale della Rossa, portata via
in una macchina lunga e scura. C’è il colpevole da smascherare
– com’è ovvio, tra lo stupore di tutti – e soprattutto c’è
uno scorcio d’estate che costringe Adelina e i suoi amici a
crescere e a scoprire, volenti o nolenti, l’amore e il suo lato
morboso, così come le bugie, le debolezze e ai peccati degli
adulti.