Un brano tratto dal romanzo
“Alfredo non capiva niente.
Non si accorgeva delle cose che succedevano intorno a lui, nemmeno se gli capitavano sotto il naso. Mi conosceva come le sue tasche, eppure non capiva quello che provavo.
O forse lo capiva, ma faceva finta di niente. Io lo sapevo da sempre, lo sapevo e basta. Era come mio fratello, ma era qualcosa di più. Io un fratello vero ce l’avevo e sentivo tutto il peso di quella differenza. Francesco aveva il mio stesso cognome, la mia stessa faccia. Stare vicino a mio fratello, dormire con lui, era come stare da sola. Con Alfredo, anche se facevo le stesse cose, era diverso. Era il mio corpo che cambiava, le mie sensazioni si facevano più acute. Me ne vergognavo tantissimo. Non volevo provarlo, mi sembrava qualcosa di sporco. Lo reprimevo, lo tenevo nascosto come una malattia, come una cosa imbarazzante.”
Valentina D’Urbano ci presenta il suo libro
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